Recupero del Germoplasma Frutticolo Pugliese

Re.Ge.Fru.P. - Ente capofila CRSFA - Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in agricoltura Basile Caramia

L’albero si riconosce dai frutti.

Il Mediterraneo è uno dei Centri mondiali più ricchi di diversità genetica vegetale poichè si tratta di regione d’antica agricoltura, di forti migrazioni, caratterizzata da vaste aree montuose e da ambienti fortemente diversificati per condizioni di clima e di terreno.

Con l’avvento della frutticoltura industriale, il panorama varietale ha subito negli anni notevoli cambiamenti a seguito della continua introduzione di nuove cultivar. Così, quelle vecchie sono state progressivamente sostituite da altre, caratterizzate da un’elevata adattabilità alla coltivazione meccanizzata, una maggiore potenzialità produttiva con grandi frutti, molto colorati, resistenti alle manipolazioni, ma con qualità organolettica non eccellente.

La rinnovata attenzione sulle specie agrarie minori e sulle varietà locali rappresenta una grande opportunità per sviluppare progetti di raccolta, conservazione, valutazione e utilizzazione sostenibile della biodiversità.

Il Nostro Obiettivo

In Puglia sono presenti diverse varietà autoctone, in via di estinzione, caratterizzate da un elevato pregio sia per caratteristiche vegetative sia per aspetti produttivi (es. Percoco di Turi). Tra le piante arboree, oltre alla vite e all’olio, il fico, gli agrumi, le diverse drupacee e pomacee, rappresentano elementi caratteristici del territorio pugliese.

Il nostro territorio, per ragioni bioclimatiche, da sempre ha espresso la sua vocazionalità alla frutticoltura in asciutto diventando un elemento importante dell’economia di numerose aziende agricole. L’albero rappresentativo di questo tipo di arboricoltura è sicuramente l’olivo che nei terreni marginali è sostituito da un fruttifero da reddito particolarmente legato a questa terra, vale a dire il mandorlo. Tra i fruttiferi autoctoni pugliesi c’è un’altra pianta ancor più rappresentativa, il fico, presente nei territori del brindisino, del Salento, delle Murge e del Gargano.
Il paesaggio agrario pugliese era caratterizzato anche da altre essenze come pero, carrubo, agrumi, melograno, cotogno, gelso, sorbo, nespolo utilizzate principalmente per la nutrizione dei contandini. Gran parte delle varietà autoctone pugliesi e delle intrinseche caratteristiche pomologiche, con l’avvento dell’agricoltura intensiva, sono andate gradualmente perse.

Il progetto integrato Recupero del Germoplasma Frutticolo Pugliese ha l’obiettivo primario di recuperare le varietà autoctone frutticole pugliesi perse e di valorizzarne le proprietà.

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