Alla riscoperta del mandorlo

Unità di Ricerca per i Sistemi colturali degli ambienti Caldo – Aridi (CREA-SCA) L. Gaeta e P. Losciale
14
Mar

Alla riscoperta del mandorlo

Lo scopo fondamentale della ricerca, della tutela e del mantenimento delle biodiversità, oggi, deve essere quello di conservare la massima variabilità quando disponibile, al fine di assicurarsi che il suo potenziale genetico possa essere utilizzato per il futuro. La ricerca di alcune antiche varietà di mandorlo pugliesi soggette ad erosione genetica e la riscoperta delle tradizioni e degli usi delle mandorle in Puglia sono stati gli obiettivi prioritari di questa sub-attività all’interno del progetto Re.Ge.Fru.P.

Descrizione dell’attività

Un’accurata indagine bibliografica è stata fondamentale per la ricerca delle antiche varietà locali.
Per arricchire tale ricerca sono state eseguite interviste a operatori legati alla realtà economica pugliese e spesso custodi di conoscenze tramandate quasi sempre di generazione in generazione.

I testi bibliografici consultati sono stati i seguenti:

  • L. Fanelli (1939). Varietà pugliesi di mandorle;
  • D. De Giorgio, M. Stelluti, M. Macchia, F. Lanza (1996). Sedici anni di osservazioni fenologiche e produttive su 205 cultivar di mandorlo. Agricoltura e ricerca, n. 162.
  • D. De Giorgio (2006). Puglia. In: D. Avanzato e I. Vassallo. Sulle Orme del Mandorlo. Scripta Horticolturae n.4.
  • A. Godini, M. Palasciano (1990). Proposte varietali per una nuova mandorlicoltura. In: Acquisizioni e innovazioni della mandorlicoltura nell’ultimo ventennio;
  • A. Godini e F. Monastra (1991). Mandorlo. Frutticoltura speciale;
  • A. Sartori, F. Vitellozzi, F. Grassi, G. Della Strada, C. Fideghelli (2003). Il germoplasma frutticolo in Italia – Volume 1 – Drupacee.

Risultati raggiunti

Dal confronto tra le cultivar di mandorlo conservate nelle collezioni ex-situ del CRSFA, del Di.S.S.P.A. e del CREA-SCA con quelle descritte nel lavoro monografico «Varietà pugliesi di mandorlo» di Leonardo Fanelli (1939) è stato realizzato un elenco (tab. 1) di alcune cultivar antiche autoctone mancanti nelle collezioni, da ricercare in tutto il territorio regionale. Di tale lista è stata predisposta la più ampia diffusione.

Da una lettura del testo “Sulle Orme del Mandorlo” sono stati acquisiti alcuni dei molteplici usi dolciari e culinari della mandorla in Puglia, quali il Mandorlaccio originario di Ruvo di Puglia, la torta rosata tipica del comune di Toritto, la spiga con le mandorle originaria di Palo del Colle, la Cupeta originari del comprensorio tra i comuni di Alberobello e Cisternino.

 

Una straordinaria realtà imprenditoriale presente nel territorio pugliese è stata visitata e documentata.
Si tratta della storica Fabbrica Mucci, sita ad Andria (BT), che produce confetti dal 1894.


L’antico corpo di fabbrica, divenuto ora Museo, fa parte del circuito ‘Locali Storici d’Italia’ dal 2011 e conserva integro, ora come allora, un patrimonio culturale e storico delle diverse fasi di trasformazione della mandorla eseguite a fine ‘800.

Clicca per scaricare il poster Alla riscoperta del mandorlo

#fruttiantichipuglia
#biodiversità4_0

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